Seamus Heaney
DUE CAMION
Piove sul carbone nero e sulla calda, umida cenere.
Nel cortile tracce di gomme: il vecchio camion
ha le sponde abbassate e Agnew il carbonaio
col suo accento di Belfast fa la corte a mia madre.
Le andrebbe di vedere un film a Magherafelt?
Ma piove e lui ha ancora metà del carbone
da consegnare. Stavolta era nero-seta il filone
da cui hanno estratto il nostro carbone, così la cenere
sarà del bianco più sericeo. L’autobus per Magherafelt
(via Toomebridge) passa. Così mezzo vuoto, il camion
coi sacchi flosci, ripiegati, commuove mia madre:
amabili i modi, con quel suo grembiale di cuoio, del carbonaio!
Ma un film nientemeno! Presuntuoso d’un carbonaio …
Rientra e prende la carta smeriglio e lo spazzolone
con la grafite per lucidare la stufa questa madre
degli anni quaranta, e tenta di togliersi la cenere
col dorso della mano da una guancia, mentre il camion
richiuso fa manovra, riparte verso Magherafelt
per l’ultima consegna. Oh, Magherafelt!
Oh, sogno di velluti rossi e di un carbonaio
di città mentre il tempo scatta in avanti e un altro camion
romba feroce, lungo Broad Street, verso un’esplosione
che ridurrà la stazione degli autobus in polvere e cenere …
Dopo il disastro, mi comparve in visione mia madre,
morta-vivente sulla panchina dove la solevo incontrare
nella sala d’aspetto dal pavimento gelato a Magherafelt,
con le borse della spesa colme di palate di cenere.
La morte le passò accanto col volto di polvere come un carbonaio
che ripiega i sacchi dei cadaveri, impila con passione
vuoto su vuoto, in un tourbillon
di pulviscolo e rombi di motore, ma che camion
era adesso? Quello di Andrew o quello che, morta mia madre,
più pesante, più letale, doveva causare l’esplosione
in un tempo oltre il suo tempo a Magherafelt …
E allora conta i sacchi e fa’ la corte al buio, carbonaio,
ascolta la pioggia che schizza su nuova cenere
mentre sollevi il carico di polvere di carbone che fu Magherafelt,
poi ricompari da dietro il camion nei panni del carbonaio
da sogno di mia madre, sotto una pellicola bianco-sericea di cenere.
PS My first-ever birthday gift to Damiano was a copy of Heaney’s New Selected Poems 1966-87. I was on a fellowship in Malta and English-language poetry books were few and far between. I felt lucky to have found it. Now it’s an even nicer memory, signed by the author as well!
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Author: The Best American Poetry